Ecco la guida per installare e configurare W3 Total Cache in italiano e velocizzare il tuo sito WordPress immediatamente con un paio di clic.
Non è un segreto che un sito veloce è apprezzato sia dai navigatori, sia dal webmaster sia dagli algoritmi di Google.
Cosa è un plugin di cache?
Il modo più rapido ed efficace per migliorare le velocità di un sito è l’attivazione della cache, ossia di uno spazio dove vengono salvate le pagine già pronte, senza dovere interpellare WordPress per rigenerarle ogni volta che un visitatore accede al sito.
In questo modo si risparmiano tantissime risorse, evitando queries al database e dimezzando i tempi di risposta.
Come configurare W3 Total Cache
Dopo aver installato il plugin, dovrai passare alla configurazione di tutte le opzioni in base alle tue esigenze.
Dal pannello Performance > General sono disponibili tutti i tipi di cache che puoi attivare, ma vediamo come e quali configurare per ottenere performance ottimali.
1. Abilita la cache delle pagine
Innanzitutto abilita la cache della pagina mettendo la spunta su Enable e scegliendo il metodo tra i seguenti:
- Disk: Basic
- Disk: Enhanced
- APC / APCu
- eAccelerator
- XCache
- WinCache
- Memcached
- Redis
Se hai un server condiviso dovrai scegliere Disk basic oppure Enhanced, anche se sono più performanti le soluzioni Memcached e APC perché salvano la cache direttamente in RAM (nettamente più veloce) e non sul disco fisso del server.
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2. Abilita la cache del database
Attivando questa opzione, i post, le pagine e il feed saranno creati in un tempo molto inferiore perché non dovranno essere rigenerati continuamente.
3. Abilita la cache degli oggetti
Le operazioni più comuni hanno comunque un tempo di esecuzione che può essere notevolmente ridotto attraverso l’abilitazione di questa funzionalità.
4. Abilita la cache del browser
Con questa opzione, quando un visitatore naviga tra le pagine del tuo blog, non richiederà continuamente le stesse risorse perché queste vengono salvate nella cache del proprio computer per un tempo sufficiente a esaurire l’intera sessione di navigazione.
5. Usa un Content Delivery Network
Si tratta di una funzionalità a pagamento, con costi variabili in base al traffico generato dal tuo sito.
In pratica, abilitando un servizio di CDN come MaxCDN, invece di servire file statici come immagini, css e js dal tuo server, questi saranno salvati e serviti da un server esterno molto più veloce e performante, alleggerendo il carico di richieste al tuo hosting.
6. Minify HTML, CSS e JS
La funzionalità di minify rimuove spazi inutili diminuendo il peso dei files da servire ai visitatori, come HTML, CSS e JS.
Si tratta di una pratica che non costa nulla e permette di risparmiare qualche Kb, ma viene comunque consigliata anche da Google PageSpeed e altre fonti autorevoli.
7. Debugging
Dalla scheda debugging puoi fare in modo che vengano stampate delle righe nel codice html per sapere se il sistema di caching sta funzionando correttamente o meno.
Risolvere errori di W3 Total Cache
Ricorda che se il sito inizia a visualizzarsi erroneamente dovrai disabilitare alcuni tipi di cache perché non compatibili con il tuo tema o i tuoi plugin.
Puoi disabilitare il plugin in qualunque momento dall’apposito menù di WordPress e se volessi rimuovere la cache generata finora, accanto a ciascuna funzione c’è il bottone Purge cache che appunto elimina tutti i files generati.
Configurazione avanzata del plugin
Esistono molte altre specifiche per personalizzare il funzionamento di questo plugin e si trovano nelle apposite schede nel menù di sinistra.
Ad esempio, cliccando la voce Page Cache potrai definire quali pagine salvare in cache.
- Homepage, categorie, tags e commenti
- Richieste SSL
- Pagine 404
- Pagine con accesso da utenti registrati
- Pagine da utenti con determinati ruoli WordPress
- Pagine specifiche
Potrai anche definire ogni quanto svuotare la cache automaticamente, in giorni, ore o persino mesi.
Federico Magni
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